Popolo di spericolati, non siete pazzi se l’unica cosa che vi fa stare veramente bene è il rischio; è solo colpa del vostro Dna. A rivelarlo è la mappa genetica del rischio, la prima del suo genere mai realizzata prima. Come riportato nello studio pubblicato su Nature Genetics e coordinato da scienziati dell’Università di Toronto, sarebbero ben 124 i geni associati, nel loro insieme, all’inclinazione al rischio.
Lo studio
La ricerca si è basata su dati genetici e informazioni (di autovalutazione) sulla tendenza al rischio o alla prudenza di oltre un milione di individui. In questo modo sono stati individuati i 124 geni legati nel loro insieme alla propensione al rischio (nessuno dei geni, però, preso singolarmente ha un peso reale sull’indole prudente o meno di un individuo).
“Le varianti genetiche risultate associate alla tolleranza complessiva al rischio tendono anche ad essere associate alla propensione a spendere di più, a bere, a fumare, a consumare cannabis, a fare investimenti rischiosi e anche ad avere rapporti sessuali a rischio”, afferma il primo autore del lavoro Jonathan Beauchamp, dell’Università di Toronto.
“Abbiamo anche trovato una certa corrispondenza tra il livello di accettazione del rischio e alcuni tratti della personalità e alcuni disturbi psichiatrici come ADHD (sindrome da iperattività e deficit di attenzione), disturbo bipolare, schizofrenia”, continua. Lo studio potrà essere utile per capire come si ‘sviluppa’ nella mente di alcuni individui la propensione esagerata al rischio, in un intricato gioco di relazione tra predisposizione genetica e fattori ambientali.