(Reuters Health) – Ammonta a 1.847 il numero dei casi di contagio da virus Zika registrati nell’isola Caraibica e, alcune province tra cui l’Avana, Guantanamo, Cienfuegos e Camaguey hanno ancora elevati tassi di infestazione. Così il governo cubano ha denunciato le stime di un’epidemia che non è ancora stata circoscritta e che rende una delle mete turistiche più amate dagli italiani una destinazione ancora a rischio, nonostante siano state prese una serie di misure preventive per tenere sotto controllo l’epidemia. “Anche se siamo riusciti a ridurre l’infestazione, ci sono ancora province come l’Avana, Guantanamo, Cienfuegos e Camaguey ad elevato rischio e alti tassi di infestazione”, ha dichiarato il capo del Dipartimento della Protezione Civile per la limitazione dei disastri, Gloria Gely, che però non ha rivelato se ci siano stati casi di microcefalia infantile e come si è trasmessa l’infezione sull’isola che conta 11,2 milioni di abitanti. All’inizio dell’epidemia globale di Zika, Cuba era riuscita per mesi a tenere lontano il virus, che può causare microcefalia nei bambini così come la sindrome di Guillain – Barrè, sebbene i territori vicini come Puerto Rico fossero stati duramente colpiti. Il governo ha fatto intervenire l’esercito per pianificare la strategia di disinfestazione, gruppi di vigilantes di quartier per individuare la presenza di acqua dove le zanzare si riproducono e ha istituito controlli sanitari negli aeroporti e in altri punti di ingresso nell’isola.
Reuters Staff
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)