(Reuters Health)-Per trattare le vene varicose è possibile rimuovere chirurgicamente la vena, distruggere e sigillare il rivestimento interno della vena con un laser oppure usare una schiuma chimicamente reattiva per far aderire le pareti delle vene.
Lo studio
Per confrontare le tre terapie, un team di ricercatori dell’Università di Glasgow – guidato da Julie Brittenden – ha dato il via allo studio randomizzato CLASS, in cui ha seguito 798 pazienti con vene varicose primarie trattate in 11 centri medici tra il 2008 e il 2012 nel Regno Unito.
Dopo 5 anni i ricercatori hanno inviato loro dei questionari che sono stati compilati da 595 partecipanti.
Nel 14% dei pazienti trattati con la schiuma è stato necessario un ulteriore trattamento, rispetto all’11% dei soggetti trattati con il laser e al 7% di persone che si erano sottoposte a chirurgia. Anche il tasso di successo completo a sei mesi era inferiore con la terapia con schiuma: 43,4% contro 82,3% con trattamento laser e 78,0% con chirurgia.
I ricercatori hanno anche valutato la qualità della vita dei pazienti e anche in questo caso la chirurgia e il trattamento laser hanno prodotto risultati significativamente migliori rispetto alla schiuma.
“Tutti e tre i trattamenti migliorano la qualità della vita, ma abbiamo osservato risultati migliori con il laser e con la chirurgia rispetto alla schiuma”, spiega Julie Brittenden. “Lo studio dimostra quindi che se si opta per un trattamento mini invasivo, il trattamento termico è preferibile alla schiuma”.
Fonte: New Engl J Med 2019
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)