Con la legge, approvata il 28 luglio, sono passati da 4 a 10 i vaccini obbligatori e l’obbligo riguarderà, con modalità differenti, dagli asili nido ai primi due anni di superiori ed i genitori avranno un ampio margine di tempo per mettersi in regola. Vediamo nel dettaglio alcuni punti della legge.
Vaccinazioni obbligatorie
L’obbligo varrà per l’iscrizione ad asili nido e scuole materne, nella fascia d’età 0-6 anni, ma riguarderà, con modalità diverse, anche elementari, scuole medie e primi due anni delle superiori, fino cioè ai 16 anni. Le vaccinazioni obbligatorie sono 10: antipoliomielitica, antidifterica, antitetanica, antiepatite B, antipertosse, antiHaemophilus influenzae tipo b. Queste vaccinazioni diventano obbligatorie “in via permanente”.
Altre 4 sono invece obbligatorie “sino a diversa successiva valutazione” dopo una verifica triennale: antimorbillo, antirosolia, antiparotite, antivaricella. Sono poi raccomandate e offerte gratuitamente in base alle indicazioni del Calendario vaccinale l’antimeningococcica B e C, l’antipneumococcica e l’antirotavirus. Per effettuare i vaccini obbligatori non sono necessarie 10 diverse punture, ma solo due, una per l’esavalente e una per gli altri quattro, più i richiami.
Prenotazione in farmacia
Le famiglie potranno prenotare direttamente in farmacia, gratuitamente, le vaccinazioni previste. Tutte le vaccinazioni obbligatorie sono gratuite.
Esoneri
Sono esonerati dall’obbligo i bambini immunizzati per effetto della malattia naturale, per averla già contratta, o quelli che si trovano in specifiche condizioni cliniche. Anche i minori stranieri non accompagnati dovranno essere vaccinati. Per i soggetti immunizzati che hanno già avuto una delle malattie infettive previste, l’obbligo vaccinale potrà essere assolto con vaccini in formulazione monocomponente.
Sanzioni
Se i genitori non vaccinano i figli, il dirigente scolastico è tenuto a segnalare la violazione alla Asl, che contatta il genitore per un colloquio, indicando modalità e tempi delle vaccinazioni da fare. Se il genitore non provvede, l’Asl contesta formalmente l’inadempimento. In questo caso, è prevista per i genitori una sanzione da 100 a 500 euro.
Disposizioni transitorie per l’anno scolastico 2017-2018
Per la fase di prima applicazione del decreto si prevede che entro il 31 ottobre 2017 per la scuola dell’obbligo e entro il 10 settembre per i nidi si presenti la relativa documentazione o l’autocertificazione per l’avvenuta vaccinazione; la relativa documentazione per l’omissione, il differimento e l’immunizzazione da malattia; copia della prenotazione dell’appuntamento per le vaccinazioni presso l’Asl.
Inoltre: entro il 10 marzo 2018, nel caso in cui sia stata precedentemente presentata l’autocertificazione, deve essere presentata la documentazione comprovante l’avvenuta vaccinazione. Dall’anno 2019-20 è invece prevista un’ulteriore semplificazione e gli istituti dialogheranno direttamente con le Asl per verificare lo stato vaccinale.