Bene le vaccinazioni ‘classiche’, come polio o tetano, anche se per la prima volta non è stata raggiunta la soglia ottimale del 95%, male morbillo, rosolia, parotite e Hpv. La fotografia della situazione vaccinale italiana con i dati del 2014, gli ultimi disponibili e citati anche dalla Fnomceo durante la presentazione del documento sul tema, è riportata dal sito del Ministero della Salute.
Dal 2012 ogni anno 3.500 bambini in più mancano all’appello dei vaccini obbligatori, e ben 10.500 a quello dell’immunizzazione contro morbillo, rosolia e orecchioni. Secondo i dati del Ministero fino al 2012 c’è stato un ‘plateau’ nell’andamento delle vaccinazioni, mentre da quella data si è perso per gli obbligatori circa uno 0,7% l’anno di bambini, mentre per gli altri il calo è sempre più marcato.
Polio – La copertura media per la polio è del 94,7%. Molte regioni sono sopra la soglia del 95%, con Basilicata, Lazio, Molise, Calabria e Sardegna sopra il 96%. Provincia di Bolzano, ultima con l’88,8%, Valle d’Aosta e Veneto sono invece in fondo alla classifica. Molto simile la situazione per tetano, pertosse, difterite ed epatite B, con coperture medie intorno al 94,6%, mentre cala quella dell’Haemophilus Influentiae, scesa al 94,2%.
Morbillo, rosolia e parotite – Per morbillo, rosolia e parotite il livello è molto più basso, all’86,6%. In questo caso la copertura maggiore e’ in Piemonte, Basilicata, Lombardia, Toscana e Umbria, sopra l’89%, mentre in Provincia di Bolzano, Valle d’Aosta e Marche non si supera l’82%, con il capoluogo altoatesino addirittura al 68,8%.
Meningococco C – Ancora più bassa la cifra per il Meningococco C, protagonista negli ultimi mesi di diversi focolai soprattutto in Toscana, sceso nel 2014 al 74,9%.
HPV – La vaccinazione contro il papillomavirus, che protegge da diversi tipi di tumore e che in Italia è offerta alle ragazze, ha una copertura del 54,4% per la coorte delle nate nel 2002. La Toscana supera il 75% di copertura, unica in Italia, mentre la Provincia di Bolzano si ferma al 22,1% e la Sicilia al 30,1%.
Influenza – Anche la vaccinazione antinfluenzale in Italia arranca, con una coperture tra gli over 65, per cui è consigliata, che non raggiunge il 50%, e con la sola Umbria che supera il 60%.