Le lune ghiacciate di Giove verranno spiate da un occhio italiano di nome Rime. Nello specifico stiamo parlando del radar della missione europea Juice, sviluppato dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) in collaborazione con e l’Università di Trento e la Nasa.
Radar Sounder for Icy Moons Exploration
Chiamato appunto Rime (Radar Sounder for Icy Moons Exploration), il radar fa parte dei quattro strumenti che parlano italiano sui 10 della missione che l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) prevede di lanciare nel 2022. A realizzarlo è la Thales Alenia Space (Thales-Leonardo).
Penetrando al di sotto dei ghiacci che rivestono le lune di Giove Ganimede, Europa e Callisto, il radar è destinato a fornire dati utili per ricostruire l’ambiente degli oceani nascosto sotto i ghiacci e per capire, ad esempio, se hanno ospitato forme di vita in passato e se sono in grado di ospitarne attualmente.
Giove e le sue lune sono infatti considerati elementi chiave per comprendere la comparsa della vita e la missione Juice (JUpiter Icy Moons Explorer) che le raggiungerà a partire dal 2029, le studierà in dettaglio. Equipaggiato con un’antenna di 16 metri realizzata dall’azienda tedesca Space Tech, il radar italiano è in grado di penetrare attraverso i ghiacci fino alla profondità di circa 9 chilometri.