Un semplice trattamento laser frazionato non ablativo (NAFL) dimezza la probabilità che il paziente sviluppi un carcinoma dei cheratinociti facciale. E’ quanto ha evidenziato uno studio coordinato dal Massachusetts General Hospital, i cui risultati sono stati pubblicati da Dermatologic Surgery.
Il laser frazionato non ablativo (NAFL) concentra calore in modo frazionato ed è attualmente usato per trattare cicatrici, pelle danneggiata dal Sole, punti dell’invecchiamento e altro. Tuttavia, a oggi era sconosciuto il suo ruolo nel prevenire i tumori della pelle non melanoma.
Lo studio
Lo studio ha coinvolto 43 partecipanti che hanno ricevuto terapia NAFL e 52 controlli non trattati con laser. La percentuale di pazienti che hanno sviluppato, successivamente al trattamento laser, carcinomi dei cheratinociti, in un periodo di follow-up di più di sei anni, è stata del 20,9% contro il 40,4% tra i non trattati. Andando a considerare età, sesso e tipologia di pelle, i controlli, inoltre, avevano 2,65 volte più probabilità di sviluppare un nuovo carcinoma dei cheratinociti facciale rispetto ai pazienti trattati con il laser frazionato non ablativo
Infine, nei pazienti che sviluppavano il cancro, il tempo che passava prima che il tumore si manifestasse era significativamente più lungo tra i trattati con NAFL rispetto ai controlli.
Fonte: Dermatologic Surgery 2023