Tumori, nuova IA sceglie la terapia più efficace per ciascun paziente

Messo a punto un nuovo strumento di intelligenza artificiale (IA) che può aiutare a selezionare il trattamento più adatto per i pazienti con tumore. Si chiama DeepPT, sviluppata dall’Australian National University (ANU), in collaborazione con gli scienziati del National Cancer Institute in America e la società farmaceutica Pangea Biomed, funziona prevedendo il profilo dell’RNA messaggero (mRNA) di un paziente. Questo mRNA, essenziale per la produzione di proteine, è anche l’informazione molecolare chiave per la medicina personalizzata del cancro. Il lavoro è apparso sulla rivista Nature Cancer.

Secondo l’autore principale, Danh-Tai Hoang dell’ANU, se abbinato a un secondo strumento chiamato ENLIGHT, DeepPT può prevedere con successo la risposta di un paziente alle terapie antitumorali per diversi tipi di cancro. “Sappiamo che la scelta di un trattamento adatto per i pazienti oncologici può essere fondamentale per i risultati dei pazienti”, spiega Hoang. “DeepPT è stato addestrato su oltre 5.500 pazienti in 16 tipi di cancro prevalenti, tra cui cancro al seno, ai polmoni, alla testa e al collo, alla cervice e al pancreas. Abbiamo visto – continua – un miglioramento nel tasso di risposta dei pazienti dal 33,3% senza utilizzare il nostro modello al 46,5% con l’utilizzo del nostro modello”.

DeepPT si basa su lavori precedenti condotti dagli stessi ricercatori dell’ANU per sviluppare uno strumento utile alla classificazione dei tumori cerebrali. Entrambi gli strumenti di intelligenza artificiale si basano su immagini microscopiche dei tessuti dei pazienti, chiamate immagini istopatologiche, offrendo un altro importante vantaggio per i pazienti. “Questo riduce i ritardi nell’elaborazione di dati molecolari complessi, che possono richiedere settimane”, evidenzia Hoang. “Ovviamente qualsiasi tipo di ritardo rappresenta una vera sfida quando si ha a che fare con pazienti con tumori di alto grado che potrebbero richiedere un trattamento immediato. Al contrario, le immagini istopatologiche sono disponibili di routine, convenienti e tempestive”, conclude.

di Valentina Arcovio

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