Circa 1 donna su 6 con diagnosi di tumore al seno manifesta sintomi della malattia diversi dai noduli, tra cui ulcerazioni della mammella, anomalie del capezzolo, infezioni del seno o infiammazioni, gonfiore al braccio o all’ascella o dolore all’ascella stessa. Non sempre però vi è piena consapevolezza di questi ‘segnali’ e la visita dal medico viene rimandata. Questo è quanto emerge da uno studio dello University College London, presentato alla National Cancer Research Institute (NCRI) Cancer conference a Liverpool.
Lo studio
I ricercatori hanno esaminato i dati di più di 2.300 donne con diagnosi di cancro al seno nel Regno Unito nel 2009-2010. Hanno scoperto che, sebbene la maggior parte avesse cercato aiuto in fretta, quelle con sintomi diversi dai noduli risultavano più propense a ritardare la visita dal medico. Non solo: meno propense a rivolgersi subito al dottore erano anche coloro che avevano sia il nodulo che altri sintomi.
Quelle con ulcerazioni della mammella, anomalie del capezzolo, infezioni del seno o infiammazioni, il braccio o l’ascella gonfi, e dolore all’ascella avevano maggiore probabilità di aspettare più a lungo di tre mesi prima di rivolgersi al medico.
“E’ fondamentale che le donne siano consapevoli del fatto che un nodulo non è l’unico sintomo di tumore al seno – spiega Monica Koo, che ha presentato la ricerca – se vi è preoccupazione per qualsiasi sintomo che riguarda il seno, la cosa migliore da fare è un controllo medico il più presto possibile. Fare una diagnosi precoce è davvero cruciale per aumentare le possibilità di sopravvivenza”.