A vincere il Premio assegnato quest’anno dall’Organizzazione degli Istituti Europei del Cancro OECI è Alberto Mantovani, immunologo italiano Direttore Scientifico di Humanitas e docente di Humanitas University. La cerimonia di premiazione presso il Museo Magritte di Bruxelles, presente la Principessa Astrid del Belgio, si è tenuta oggi.
Il premio, giunto alla 2/a edizione, gli è stato attribuito per sue ricerche di immunologia applicata all’oncologia: “ha infatti contributo – riferisce una nota – al progresso delle conoscenze in questo settore sia formulando nuovi paradigmi che identificando nuove molecole e funzioni”.
In particolare, ha scoperto che alcune cellule dell’immunità, i macrofagi, componenti fondamentali della reazione infiammatoria, si comportano nei tumori come ‘poliziotti corrotti’ che invece di combattere ed arrestare il cancro lo aiutano a crescere e proliferare. Questi studi hanno posto le basi degli attuali sviluppi dell’immunoterapia, che rappresenta oggi la prima linea nella lotta contro il cancro.
L’OECI è un’Organizzazione internazionale con sede in Belgio, fondata nel 1979 da Umberto Veronesi con il proposito di associare gli Istituti oncologici europei al fine di condividere esperienze e competenze e favorire il progresso delle cure garantendo uguali trattamenti a tutti i malati di cancro. Ogni tre anni OECI assegna un premio allo scienziato che più si è distinto per i propri studi nell’ambito della lotta al cancro.
“Negli ultimi anni in Medicina abbiamo assistito all’avverarsi di un sogno lungo 100 anni – spiega Mantovani: le armi naturali del nostro sistema immunitario si sono affiancate con successo alle terapie più tradizionali – chirurgia, chemio e radioterapia, terapie mirate – nella lotta al cancro. Per il futuro, approfondire la conoscenza della macchina straordinaria delle nostre difese ci permetterà di imparare a pilotarla sempre più e meglio contro i tumori. Il premio OECI viene attribuito a me, ma il merito deve andare anche ai miei collaboratori e all’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, che ha sempre sostenuto le mie ricerche. Questo importante riconoscimento è per me uno stimolo a fare sempre di più e meglio”.