Continuano a crescere i casi di tumore del seno in Italia, ma cala il tasso di mortalità. Nello specifico, nel 2016 si sono registrati 50mila nuovi casi, 2.000 in più rispetto al 2015. I dati emergono dal convegno di Napoli “Brest Journal Club. L’importanza della ricerca in oncologia”.
I dati
La mortalità per tumore del seno è dunque in costante diminuzione, soprattutto nella fascia d’età compresa tra i 50 e i 69 anni, che fa registrare un calo annuo del -1,9% e che è anche la fascia d’età cui è diretto lo screening mammografico. La prevenzione dunque continua a essere la prima arma con un tumore dal quale oggi si può guarire, con prospettive e qualità della vita in molti casi pari alle donne che non contraggono la malattia.
Proprio a dimostrazione dell’efficacia dei programmi preventivi, molte regioni in Italia stanno coinvolgendo in questo percorso le over 45 perché, quando la malattia è individuata in fase precoce, le guarigioni superano il 90%. Il tasso di sopravvivenza, a 5 anni dalla diagnosi, nel 2016 ha raggiunto l’85,5% delle donne, con un tasso superiore alla media europea che si attesta all’81,1% dei casi e del Nord Europa che è dell’84,7%. Si tratta di una percentuale in aumento costante e moderato già a partire dal 1990 cresciuto negli anni e che si è attestato all’85,5% nel 2016.
La malattia colpisce soprattutto donne fino ai 49 anni (41% dei casi), segue la fascia d’età tra 50 e 69 anni (35%) e, infine, le donne sopra i settant’anni (21%). Considerando le macro-aree del Paese, l’incidenza è maggiore al Nord (126,9 casi ogni 100mila donne), rispetto al Centro e al Sud che fanno registrare lo stesso dato (111,2 casi su 100mila donne). Complessivamente, in Italia, vivono 692.955 donne che hanno ricevuto una diagnosi, pari al 41% di quelle che convivono con una pregressa diagnosi di tumore e pari al 23% dei lungo-sopravviventi (sia uomini sia donne).