Una ricerca sulle donne che sopravvivono a un tumore del seno evidenzia come il timore di andare incontro a una recidiva abbia un impatto negativo su quasi ogni aspetto della vita: emotivo, comportamentale, cognitivo, relazionale e professionale.
L’ indagine è stata condotta su 347 donne da ricercatori dell’Indiana University School of Medicine (USA), coordinati da Shelley Johns. Tutte le partecipanti hanno completato un sondaggio ad hoc.
Dall’analisi delle risposte è emerso che circa il 74% delle partecipanti stava sperimentando una paura clinica della recidiva. L’impatto della paura variava da un grado “lieve” a “gravemente dirompente”.
Le donne che sperimentavano una paura lieve segnalavano episodi sporadici, mentre quelle con una paura significativa ne descrivevano la persistenza, la capacità di “inserirsi” in molti ambiti della vita e di interferire con il lavoro quotidiano.
Le manifestazioni della paura
Le donne sopravvissute al tumore che avvertivano una paura di grado “lieve” lamentavano un sonno disturbato prima delle mammografie, mentre la frequente necessità di assentarsi dalle attività sociali, andare a letto e tirare la coperta sugli occhi per evitare di pensare alla malattia erano manifestazioni legate a una grave paura della recidiva.
“Le partecipanti allo studio erano libere dalla malattia e cercavano di ricostruire le loro vite durante la loro sopravvivenza post-trattamento”, conclude l’autrice senior Shelley Johns,”I risultati del nostro lavoro fanno chiarezza su come le sopravvissute al cancro al seno siano influenzate dalla paura di recidiva e forniscono informazioni su come affrontano questa comprensibile paura”.
Fonte: Supportive Care in Cancer 2024