Tumore del seno: Commissione Europea approva combinazione capivasertib-fulvestrant

La Commissione Europea ha approvato capivasertib in combinazione con fulvestrant per il trattamento di pazienti adulte con tumore del seno localmente avanzato o metastatico positivo al recettore degli estrogeni (ER-positivo) e negativo per HER2, con una o più alterazioni di PIK3CA, AKT1, o PTEN, dopo recidiva o progressione durante o dopo un regime a base endocrina.

L’approvazione della CE fa seguito al parere positivo del Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) e si basa sui risultati dello studio di fase III CAPItello-291, pubblicati dal The New England Journal of Medicine.

Nello studio, capivasertib in combinazione con fulvestrant ha ridotto il rischio di progressione di malattia o di morte del 50% rispetto a fulvestrant in combinazione con placebo nelle pazienti che presentano una o più alterazioni di PI3K, AKT o PTEN (hazard ratio 0,50, intervallo di confidenza 95% 0,38-0,65; p=<0,001; sopravvivenza libera da progressione mediana (PFS) 7,3 rispetto a 3,1 mesi).

Il tumore al seno in Europa
In Europa, il tumore della mammella rappresenta la causa principale di morte per cancro, con più di 140.000 decessi nel 2022 e più di 550.000 diagnosi nello stesso anno. Il tumore del seno positivo ai recettori ormonali (HR-positivo) – con espressione dei recettori per estrogeni o progesterone, o entrambi – è il sottotipo più comune di tumore del seno, con il 70% dei tumori considerati HR-positivi e HER2-negativi. Le mutazioni di PIK3CA, AKT1 e le alterazioni a carico di PTEN si verificano frequentemente e interessano circa il 50% delle pazienti con tumore del seno avanzato HR-positivo.

“Nella maggior parte delle pazienti con tumore al seno metastatico a recettori ormonali positivi, almeno due linee di terapia endocrina dovrebbero essere preferite prima di passare alla chemioterapia – afferma Alberto Zambelli, Professore associato di Oncologia medica all’Humanitas University di Milano – I regimi di trattamento a base endocrina attualmente utilizzati procurano però in molti casi un beneficio clinico modesto, vi è quindi l’urgente necessità di nuove opzioni terapeutiche che garantiscano un controllo di malattia più duraturo. L’approvazione odierna è una buona notizia per circa la metà delle pazienti europee con tumore al seno ER-positivo in stadio avanzato, che presentano tumori con queste specifiche alterazioni molecolari, ed è quindi importante che gli oncologi identifichino queste pazienti, che potrebbero trarre beneficio da questa combinazione”.

“Capivasertib è oggi il primo e unico inibitore di AKT approvato nell’Unione Europea per le pazienti con tumore del seno ER-positivo che presentano alterazioni in questi specifici biomarcatori – osserva Dave Fredrickson, Executive Vice President, Oncology Business Unit, AstraZeneca – Il tumore del seno continua a essere la causa principale di morte per cancro in Europa, e la notizia di oggi rappresenta un passo avanti significativo verso l’obiettivo di fornire una nuova importante opzione terapeutica alle pazienti, che hanno necessità di terapie innovative”.

Nello studio CAPItello-291, il profilo di sicurezza di capivasertib e fulvestrant è risultato simile a quello osservato nei precedenti studi che hanno valutato questa combinazione.

Le richieste regolatorie sono attualmente in corso in Cina e in molti altri Paesi. Indicazioni simili per capivasertib e fulvestrant sono già state approvate negli Stati Uniti, Giappone e in altri Paesi, sulla base dello studio CAPItello-291.

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