(Reuters Health) – I tassi di carcinoma del colon a esordio precoce stanno aumentando in molti Paesi ad alto reddito, anche se i tassi tra i più anziani si mantengono costanti o diminuiscono.
Secondo un nuovo studio americano pubblicato sulla rivista Gut, la tendenza verso una maggiore incidenza del tumore del colon nei giovani adulti è iniziata a metà degli anni ’90.
Le nuove scoperte dimostrano che “se hai sintomi coerenti con il cancro del colon-retto, dovresti rivolgerti a un medico, qualunque sia la tua età”, ha detto la coautrice Rebecca Siegel, direttrice scientifica della ricerca di sorveglianza presso l’American Cancer Society. “I sintomi più comuni nei giovani, basati sui nostri sondaggi, sono gli stessi dei pazienti più anziani: costipazione, sangue nelle feci o sanguinamento rettale, gonfiore, diarrea, gas, dolore, crampi”.
Un giorno o due di questi tipi di sintomi probabilmente non indicano il cancro al colon, rassicura l’esperta,. “ma se si hanno questi sintomi per due o tre settimane, allora è meglio farsi controllare”.
Lo studio
Siegel e colleghi hanno studiato dati globali alla ricerca di indizi sul perché il carcinoma del colon a esordio precoce è in aumento. “C’è un filo conduttore – afferma l’esperta – Quindi ora possiamo indicare alcuni indizi. Questo sembra accadere solo nei Paesi ad alto reddito ed è iniziato verso la metà degli anni ’90, quando qualcosa è cambiato in termini di esposizione”.
Secondo la specialista probabilmente si tratta di una combinazione di fattori che hanno iniziato a modificare il rischio di malattia. Un esempio possono essere i cambiamenti nella dieta: “La fornitura di cibo è cambiata immensamente nell’ultima metà del XX secolo – osserva Siegel – Ci sono almeno un paio di studi che hanno esaminato le bevande zuccherate scoprendo che un consumo anche moderato aumenta il rischio. E non succede solo con lo zucchero. Si è notata un’associazione positiva anche con lo sciroppo di mais a alto contenuto di fruttosio. I carboidrati ad alto carico glicemico possono creare un ambiente altamente infiammatorio nell’intestino”.
I dati
Dal 2008 al 2012, tra i 42 Paesi con registri di alta qualità di dati sul cancro, i tassi di tumore al colon tra le persone dai 20 ai 49 anni sono stati più bassi in India (3,5 per 100.000), Uganda (3,8 per 100.000) e Cile (3,8 per 100.000) e più alti in Corea (12,9 per 100.000), Australia (11,2 per 100.000), Stati Uniti (10,0 per 100.000) e Slovacchia (10,0 per 100.000).
Altri Paesi che hanno visto un aumento del cancro a esordio precoce sono stati Canada, Danimarca, Germania, Nuova Zelanda, Slovenia, Svezia e Regno Unito. Gli incrementi più consistenti tra i giovani adulti si sono verificati in Nuova Zelanda, dove la variazione percentuale media annua è stata del 4%, e in Corea, dove è stata del 4,2%.
Mentre i tassi di malattia a esordio precoce stavano aumentando, i tassi di insorgenza nelle persone anziane diminuivano in Nuova Zelanda, Australia, Canada e Stati Uniti.
Anche se questo non è il primo studio a dimostrare che i tassi di esordio precoce sono in aumento, “è molto allarmante – dice Edward Chu, oncologo e vicedirettore dell’Upmc Hillman Cancer Center presso la University of Pittsburgh School of Medicine, non coinvolto nello studio – Stiamo assistendo a un aumento piuttosto significativo dell’incidenza tra le persone di età compresa tra 40 e 49 anni. Questi pazienti tendono anche ad avere una malattia molto più aggressiva e a non rispondere bene ai trattamenti più potenti”.
Fonte: Gut 2019
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)