La combinazione dell’immunoterapia con i farmaci antirigetto potrebbe cambiare le vite di centinaia di pazienti con trapianto di reni e con un tumore incurabile. È quanto ha evidenziato un team di ricercatori dell’University of South Australia, guidato da Rob Carroll, che ha pubblicato uno studio su The Lancet Oncology.
I risultati dello studio hanno mostrato che la combo riduce i tassi di rigetto d’organo del 12%, (dal 40-50%), ed è in grado di eradicare le cellule del cancro nel 25% dei pazienti.
Gli inibitori di checkpoint sono farmaci che bloccano proteine che normalmente aiutano a trattenere la risposta immunitaria dall’essere troppo forte, ma possono anche evitare che le cellule T uccidano le cellule tumorali. Bloccando questi checkpoint, invece, le cellule T possono tornare ad uccidere le cellule tumorali in modo più efficace.
“Il tumore è uno dei principali motivi di decesso tra chi ricevere un trapianto di reni, con i tassi di cancro che sono tre volte più alti in questo gruppo di pazienti rispetto alla popolazione generale”, sottolinea Rob Carrol,“I farmaci immunosoppressori che i trapiantati assumono per evitare il rigetto sono spesso alla base della mancata risposta immunitaria contro il tumore”.
Fonte: The Lancet Oncology 2022