(Reuters) – Una coalizione globale nata per contrastare le epidemie, investirà fino a 8,4 milioni di dollari per sviluppare un sistema di vaccini sintetici che potrebbero essere creati su misura per contrastare molteplici patogeni come quelli causa di influenza, Ebola, Marburg e rabbia.
L’accordo, tra la Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI) e un team di scienziati dell’Imperial College London, è volto a sviluppare una “piattaforma vaccinale” che utilizzi RNA auto-amplificante (saRNA) sintetico.
Una piattaforma vaccinale è un sistema che utilizza le stesse componenti di base come spina dorsale e possa essere adattato per immunizzare l’uomo contro diverse malattie inserendo nuove sequenze genetiche, provenienti ad esempio dal virus dell’influenza, dal Marburg o dal virus della rabbia.
“Potrebbe essere molto trasformativo. Cambierebbe il mondo in cui le persone vedono come sviluppare vaccini”, ha dichiarato Robin Shattock, specialista in infezioni mucosali e immunità a capo del team dell’Imperial che sta sviluppando il sistema, noto come RapidVac.
Stando alle sue parole, servono ancora diversi anni di ricerca e test, ma la speranza è che un giorno tale tecnologia possa portare alla rapida introduzione di vaccini iniettati con una singola dose contro un’epidemia emergente o di vaccini “cocktail” contro diverse malattie infettive.
Il ragionamento dietro l’approccio con l’saRNA è sfruttare l’apparato cellulare del corpo per creare un antigene – in altre parole una sostanza estranea che induce una risposta immunitaria – piuttosto che iniettarlo direttamente nel corpo.
“L’altro vantaggio è che è molto rapido da produrre perché si tratta di un processo sintetico”, ha proseguito Shattock.
Le epidemie di malattie infettive come l’Ebola in Africa o Zika in Brasile, sono sporadiche, imprevedibili e rapide. Tuttavia, sviluppare vaccini per combatterle attualmente può richiedere 10 anni o più.
La CEPI, fondata a inizio 2017, è volta ad accelerare notevolmente lo sviluppo di vaccini contro malattie nuove e ignote – collettivamente conosciute come Malattia X.
“Non possiamo prevedere dove o quando attaccherà la Malattia X, ma con lo sviluppo di questi tipi di tecnologie vaccinali innovative possiamo essere pronti”, ha affermato Richard Hatchett, direttore della CEPI e specialista in contromisure mediche.
Nell’ambito di questo accordo, il team di Shattock lavorerà con l’azienda tedesca BioNTech Pharmaceuticals e userà la piattaforma RapidVac per produrre vaccini contro un virus influenzale, il virus della rabbia e il virus Marburg.
L’obiettivo è quello che di iniziare studi di sicurezza sugli animali in laboratorio all’inizio del 2019 e passare a studi clinici di fase avanzata sugli esseri umani entro due anni.
Kate Kelland
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)