(Reuters) – Secondo un nuovo studio USA, alcuni sopravvissuti al COVID-19, infettati all’inizio della pandemia, hanno ancora anticorpi rilevabili contro il virus a distanza di un anno. Lo studio è stato pubblicato da medRxiv e deve essere ancora sottoposto a peer review.
I medici statunitensi hanno raccolto campioni ematici da 250 pazienti, di cui 58 erano stati ricoverati per COVID-19, e 192 non avevano richiesto l’ospedalizzazione. Da 6 a 10 mesi dopo la diagnosi, tutti gli ex pazienti curati in ospedale e il 95% di quelli assistiti a livello ambulatoriale presentavano ancora anticorpi neutralizzanti. Nel ristretto sottogruppo di soggetti seguiti per un intero anno, 8 su 8 di quelli ospedalizzati e 9 su 11 degli ex pazienti ambulatoriali avevano ancora anticorpi.
I livelli anticorpali al momento del follow-up si correlavano all’età e alla gravità del COVID-19. Un’età più avanzata si associava a livelli superiori di anticorpi neutralizzanti, mentre i livelli erano “inferiori e più variabili” nei partecipanti al di sotto dei 65 anni che avevano avuto una forma meno grave di COVID-19 e non erano stati ricoverati.
Fonte: medRxiv
Staff Reuters
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)