(Reuters Health) – Il British Medical Journal ha pubblicato uno studio, condotto in 138 ospedali britannici, che offre ulteriori evidenze sul fatto che i bambini non contraggono forme gravi, o addirittura letali, di COVID-19.
Nel campione dei pazienti ricoverati osservati nello studio, meno dell’1% era infatti rappresentato da bambini e fra questi solo sei – tutti già affetti da patologie gravi, manifeste o soggiacenti – sono deceduti.
Un dato piuttosto confortante alla vigilia della riapertura delle scuole, come sottolinea l’autore principale dello studio, Malcom Semple, professore di epidemiologia e salute infantile presso l’Università di Liverpool: “L’evidenza più importante che emerge da questo studio è che assai raramente i bambini contraggono una forma grave di COVID-19 e il decesso è un evento ancora più raro. Il ritorno a scuola non rappresenta una fonte di rischio diretto”.
Lo studio
Il team di Sample ha analizzato i dati relativi a 651 neonati e bambini/ragazzi al di sotto dei 19 anni ricoverati con COVID-19 tra il 17 gennaio e il 3 luglio.
I sei bambini deceduti avevano tutti “forti comorbilità”, hanno affermato i ricercatori, e il tasso di mortalità era “notevolmente basso” rispetto al 27% registrato in tutte le fasce d’età, da 0 a 106 anni, di pazienti COVID-19 ricoverati nello stesso periodo.
Lo studio ha anche evidenziato come i bambini possano mostrare, oltre ai quelli caratteristici del COVID-19 (febbre, dispnea e tosse), una serie di altri sintomi come mal di gola, nausea, vomito, dolore addominale, diarrea e rash cutaneo.
Fonte: BMJ
Kate Kelland
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)