E se le prossime stazioni spaziali fossero costruite negli asteroidi? A pensarci sono gli astrofisici dell’Università di Vienna, secondo i quali un corpo celeste di sufficienti dimensioni (500 metri per 390) con un’adeguata rotazione (almeno un giro completo al minuto, con una gravità al 38% di quella terrestre) potrebbe rappresentare un luogo adeguato per costruire al suo interno una base per esplorazioni spaziali.
“Se trovassimo un asteroide abbastanza stabile, non avremmo bisogno di mura di alluminio o simili; dovremmo essere solo in grado di scavare per utilizzare l’asteroide come stazione”, ha spiegato a New Scientist il fisico Thomas Maindl.
Ma resta ovviamente ancora molto da fare, a partire dalla conoscenza della composizione interna degli asteroidi che resta sovente ancora un mistero. Rimane forte l’idea suggestiva di poter utilizzare materiali presenti sugli asteroidi per allargare il raggio dell’esplorazione stellare, piuttosto che ricorrere a quelli forniti dal nostro Pianeta.