Le persone che hanno sofferto di epilessia nel corso dell’infanzia presentano un aumento dell’accumulo di proteina amiloide a livello cerebrale in età adulta, fattore che potenzialmente le predispone a patologie neurodegenerative come la malattia di Alzheimer.
È quanto emerge da uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Turku, in Finlandia, e dell’Università del Wisconsin (USA).
Lo studio si è basato su una coorte che ha monitorato la salute di individui con epilessia infantile sin dall’inizio degli anni ’60 e, dal 1992, quella dei controlli loro abbinati. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a scansioni PET.
Nel periodo 2013-2016, dopo 50 anni di follow-up, i ricercatori hanno osservato che gli individui affetti da epilessia infantile avevano un maggior numero di placche amiloidi nel cervello rispetto ai controlli.
Sette anni dopo, nel 2023 – con i partecipanti di età compresa ormai tra 60 e 65 anni – lo studio ha considerato l’82% del campione della fase precedente, rappresentato da 36 individui con epilessia infantile e 35 controlli della stessa età.
Nel gruppo dei pazienti l’accumulo anomalo di amiloide è stato osservato in quasi un terzo, a fronte dell’11% rilevato nei soggetti del gruppo di controllo.
Fonte: Neurology 2025