(Reuters Health) – Ricordate l’Ice Bucket Challenge per la SLA, fenomeno virale dell’estate 2014? La sfida consisteva nel versarsi acqua ghiacciata in testa, pubblicare il video dell’impresa sui social e donare fondi per la ricerca sulla patologia L’Ice Bucket Challenge è riuscito a raccogliere 220 milioni di dollari in tutto il mondo.
Grazie a questi fondi è stato identificato un nuovo gene alla base di questa malattia neuro-degenerativa, il NEK1, e gli autori della scoperta hanno pubblicato i risultati del loro lavoro su Nature Genomics. Il denaro raccolto ha finanziato il più grande studio mai condotto sulla SLA ereditaria e ha identificato il nuovo gene, considerato tra i più comuni tra quelli che contribuiscono alla sclerosi laterale amiotrofica.
“La collaborazione globale tra gli scienziati, che è stata davvero resa possibile dalle donazioni effettuate grazie alla sfida, ha portato a questa importante scoperta”, spiega John Landers della University of Massachusetts Medical School, che con Jan Veldink, della University Medical Center di Utrecht, sono stati a capo del team che ha condotto lo studio, coinvolgeno i ricercatori di 11 Paesi. “Si tratta di un primo esempio di successo che può venire dagli sforzi combinati di tante persone, tutti dedicati alla ricerca delle cause della SLA”, ha ribadito Landers.
Fonte: Nature Genetics 2016
Reuters Staff
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)