Un gruppo di giovani stelle pulsanti scoperte nell’area più distante della Via Lattea, potrebbe marcare la posizione di una galassia nana dominata dalla materia oscura precedentemente mai osservata in quanto nascosta da nubi di polveri. La posizione di questa galassia era stata prevista nel 2009 sulla base di alcune increspature sulla superficie del disco più esterno della Via Lattea. Le stelle osservate sono variabili Cefeidi, stelle usate dagli astronomi come punto di riferimento per misurare le distanze: esse si trovano nella costellazione Norma, tutte ad un grado circa una dall’altra. Si tratta di stelle verosimilmente appartenenti ad un’altra galassia in quanto distano circa 300.000 anni luce ed il disco della Via Lattea termina a 48.000 anni luce.
Le particelle invisibili note come materia oscura, costituiscono il 23% della massa dell’universo, che rimane un problema fondamentale in astronomia in quanto non è stata ancora compresa. La scoperta di galassie nane di materia oscura potrebbe aiutare a comprendere finalmente la natura di quest’ultima, ed inoltre la scoperta di queste variabili Cefeidi dimostra che la teoria della gravità di Newton può essere applicata anche alle estreme propaggini della galassia e che non c’è alcun bisogno di modificarla. Il telescopio infrarosso VISTA consente lo studio di regioni inesplorate prossime al piano galattico che sono inaccessibili all’indagine ottica: le lunghezze d’onda visibili non possono infatti penetrare le polveri ed i gas presenti in queste regioni. La scansione celeste di nuova generazione aiuta gli scienziati ad osservare la struttura della galassia e stelle lontane a basse latitudini: l’impiego degli infrarossi potrebbe aiutare a risolvere le attuali discrepanze fra le osservazioni e gli attuali paradigmi cosmologici fornendo una visuale più completa della struttura della Via Lattea.
(Astrophysical Journal Letters online 2015, pubblicato il 6/2)