Secondo una ricerca condotta su quasi 300mila individui, e pubblicata da Nature, il successo scolastico e accademico (ovvero la probabilità individuale di conseguire o meno il diploma o la laurea) è, almeno in parte, scritto nel DNA. Lo studio – che rappresenta l’ampliamento di una ricerca pubblicata lo scorso anno – è stato condotto presso l’Università di Amsterdam e vi hanno partecipato anche il Consiglio nazionale delle Ricerche (Cnr) tramite l’Istituto di genetica molecolare (Igm-Cnr) di Pavia, e l’Istituto di ricerca genetica e biomedica (Irgb-Cnr) di Sassari e Cagliari.
La ricerca
Per questo studio è stato sequenziato l’intero genoma dei partecipanti e i dati ottenuti sono stati confrontati col livello di istruzione raggiunto da ciascuno a 30 anni. Sono stati così individuati 74 punti del DNA associati al livello di istruzione conseguito: ad alcuni di questi punti corrispondono geni cruciali per lo sviluppo neurale in età prenatale e postnatale. “In prospettiva – spiega Ginevra Biino dell’Igm – la scoperta di varianti genetiche associate con il livello di istruzione potrebbe permettere di identificare i fattori biologici coinvolti anche nel definire la personalità e le capacità cognitive rilevanti per le prestazioni scolastiche, nonché, in casi patologici, le condizioni neuropsichiatriche.
Questo studio, appena pubblicato, espande il campione di popolazione inizialmente investigato dal Social Science Genetic Association Consortium (SSGAC), portandolo da 101.069 a ben 293.723 individui per ognuno dei quali è stato sequenziato l’intero genoma. I risultati, inoltre, sono stati replicati in un campione indipendente di 111.349 individui. Nel nuovo campione il numero di polimorfismi a singolo nucleotide (Single Nucleotide Polymorphism – SNP) cioè di variazioni statisticamente significative del materiale genico individuate nel genoma dei soggetti dell’intera popolazione esaminata, è aumentato da 3 a 74″.