Si chiama rubinite, in onore del pioniere della cosmochimica Alan Rubin, ed è un nuovo minerale scoperto nei resti dei più antichi meteoriti del Sistema Solare. Il minerale, riconosciuto ufficialmente dall’Associazione Mineralogica Internazionale, contiene elevate quantità di titanio ed è stato individuato in modo indipendente da due ricercatori, Takashi Yoshizaki dalla Università giapponese di Tohoku, e da Chi Ma del California Institute of Technology.
Lo studio di questo minerale, secondo gli esperti, potrebbe aiutare a comprendere come si è formato il Sistema Solare. I ricercatori hanno identificato minuscoli grani di rubinite, del diametro inferiore a 10 milionesimi di metro, nelle condriti carbonacee, i meteoriti più antichi del Sistema Solare. In particolare i grani si trovano all’interno di piccoli ‘sassolini’ inclusi nei meteoriti e chiamati Inclusioni ricche di calcio e alluminio (Calcium-aluminum-rich inclusions (CAIs), le cui dimensioni arrivano massimo a un centimetro.
Questi ‘sassolini’ sono i primi piccolissimi corpi solidi che si sono formati nella nube di gas e polveri che circondava il Sole subito dopo la sua nascita. Si sono formati dall’aggregazione dei granelli di polveri a temperature elevatissime, in una zona molto vicina al Sole neonato, circa 4,5 miliardi di anni fa. Per questo, come i minerali che contengono, queste inclusioni sono autentici fossili del nostro sistema planetario e il loro studio può aiutare a comprendere come si è formato il Sistema Solare.