L’elisi di lunga vita potrebbe essere nascosto nei geni dei mammiferi. A rivelarlo sono i ricercatori dell’Istituto Leibniz sull’invecchiamento. Il lavoro degli studiosi tedeschi è stato pubblicato su Plos Genetics.
La ricerca
Sono stati confrontati i dati genetici di 17 specie di roditori e sono 250 i geni che sono stati sotto-attivati nei roditori longevi ma allo stesso tempo sovra-attivati in tutte quelle specie che hanno una vita più breve. Al termine del lavoro i ricercatori hanno concluso che proprio questi geni potrebbero essere stati selezionati positivamente dall’evoluzione per avere una vita lunga e sana.
Tra loro, sono stati identificati Rhebl1, Amhr2, Psmg1 che non sono mai stati collegati ai processi di invecchiamento generale e alla durata della vita, ma che sono noti per contribuire direttamente allo sviluppo di malattie associate all’invecchiamento degli esseri umani, come il cancro o la malattia di Alzheimer.
Ecco perché gli studiosi ritengono come i risultati siano rilevanti anche per l’uomo. Infatti, l’85% dei geni dei roditori di lunga vita è identico al Dna umano. Però, a differenza degli esseri umani che sono piuttosto inclini alle malattie legate all’età, i roditori che hanno una vita più lunga hanno un rischio molto basso di manifestarle.