Il più semplice degli amminoacidi, la glicina, potrebbe presto diventare la forma di energia più economica e pulita mai conosciuta prima d’ora. La scoperta con un “potenziale applicativo su larga scala e conveniente”, secondo Luuk van der Wielen, direttore dell’Istituto Bernal, si deve ad un gruppo di ricercatori dell’Istituto Bernal dell’università irlandese di Limerick e pubblicata su Nature Materials.
La glicina è l’amminoacido più semplice e diffuso nelle proteine. Può essere prodotto a meno dell’uno per cento del costo dei materiali piezoelettrici, ovvero quei materiali in grado di generare un segnale elettrico in risposta ad una sollecitazione, che vengono attualmente utilizzati nella produzione di telefoni, telecomandi e sensori. Ma a differenza della glicina, questi materiali sono sintetici e spesso contengono elementi tossici come piombo o litio.
I ricercatori hanno scoperto che le molecole di glicina quando vengono compresse possono generare abbastanza elettricità da alimentare dispositivi elettrici in un modo economicamente ed ecologicamente sostenibile. “E’ davvero eccitante che una molecola così piccola possa generare così tanta elettricità”, ha osservato Sarah Guerin, principale autrice dello studio. “Abbiamo sviluppato cristalli di glicina nell’alcool – ha aggiunto – e abbiamo prodotto energia elettrica semplicemente toccandoli”.