(Reuters Health) – La terapia Avatar, un nuovo tipo di trattamento relazionale basato sul digitale, può aiutare a controllare le allucinazioni uditive e i loro effetti negativi sulla salute mentale. È quanto emerge da una review condotta da un team di ricercatori inglesi.
“La terapia Avatar offre un nuovo approccio efficace alla sintomatologia delle allucinazioni uditive – dice Thomas Ward, del King’s College di Londra – Implica un uso innovativo della tecnologia digitale per consentire un dialogo “faccia a faccia” tra l’ascoltatore e una rappresentazione computerizzata della sua voce (l’avatar), con un focus terapeutico sull’aumento del potere e del controllo della voce”.
.Ward e colleghi hanno presentato l’intera gamma di target terapeutici, nonché informazioni sull’accettabilità della terapia e sui potenziali effetti collaterali, nella loro revisione della terapia Avatar pubblicata da Schizophrenia Bulletin.
La terapia è stata principalmente studiata nelle persone con diagnosi di schizofrenia e psicosi correlate con allucinazioni uditive, resistenti alla terapia standard.
La terapia Avatar sembra essere meno indicata chi riporta una fenomenologia vocale diffusa e non personificata, in cui le esperienze non possono essere rappresentate chiaramente da un singolo avatar.
Lo studio
I ricercatori hanno condotto sessioni di terapia che consistevano nell’esposizione all’avatar che esprimeva un contenuto testuale mentre il paziente era supportato a rispondere in modo assertivo.
Ciò ha favorito la desensibilizzazione del paziente impedendogli di mettere in atto comportamenti di sicurezza, componenti fondamentali per attenuare la risposta alla paura condizionata.
La terapia Avatar può essere indirizzata ad almeno dieci obiettivi terapeutici, tra cui potere e controllo, autostima e concetto di sé, identità e inclusione sociale, elaborazione del dolore.
L’accettabilità della terapia Avatar sembra essere elevata. “La tecnologia digitale ci consente di portare l’esperienza della persona ad ascoltare la voce in terapia in un modo completamente nuovo rispetto a qualsiasi cosa sia mai fatta prima – commenta Ward – Gli ascoltatori ci hanno detto quanto sia stato importante per loro per poter condividere le proprie esperienze con qualcuno, mentre con altre terapie hanno dovuto affrontare queste esperienze da soli”.
“È stato sorprendente come le persone si siano impegnate nel dialogo con l’avatar, parlando con esso come se fosse una voce reale – continua l’esperto – Ciò ha fornito alla persona l’opportunità di riprendere il potere e il controllo delle allucinazioni uditive che li hanno criticati e minacciati per decenni. Molte persone hanno riportato un senso di liberazione dopo aver sentito la propria voce attraverso la terapia Avatar”.
“La ricerca è in corso – conclude Ward – Stiamo esaminando come possiamo ulteriormente ottimizzare e personalizzare la terapia Avatar”.
Fonte: Schizophrenia Bulletin
Will Boggs
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)