Lievi riduzioni dei livelli di piombo nel sangue si associano a miglioramenti nella salute cardiovascolare a lungo termine. A mostrarlo, in uno studio condotto sui nativi americani, è un team della Columbia University guidato da Anne Nigra. I risultati della ricerca sono stati pubblicati dal Journal of the American Heart Association.
Lo studio
Il team ha preso in considerazione 285 nativi americani nell’ambito dello Strong Heart Study, il più grande studio che monitora la salute cardiovascolare e i fattori di rischio dei nativi americani adulti. I ricercatori hanno esaminato i livelli di piombo nel sangue una prima volta nel 1997-1999 e successivamente nel 2006-2009. Durante questo periodo i partecipanti sono stati sottoposti a misurazione della pressione e a esami ecocardiografici.
All’inizio dello studio, i livelli medi di piombo nel sangue erano di 2,04 µg/dL. Nel corso degli anni questo valore è sceso 0,67 µg/dL, una percentuale pari al 33%. I ricercatori hanno registrato cambiamenti positivi nella salute cardiovascolare soprattutto tra coloro che mostravano una riduzione del 55% dei livelli medi di piombo nel sangue, cui si correlava una diminuzione della pressione sistolica di 7 mmHg.
Fonte: Journal of the American Heart Association 2024