(Reuters Health) – Seguire regimi alimentari sani può ridurre significativamente il rischio di malattie cardiovascolari e diabete, ma, a oggi, gli interventi per incoraggiare la popolazione a seguire le linee guida nutrizionali per una sana alimentazione hanno portato aun successo limitato, come per esempio si è verificato per le raccomandazioni che suggeriscono di aumentare i consumi di frutta e verdura. E’ dunque necessario individuare quale tipo d’intervento sulla popolazione potrebbe rivelarsi più efficace.
Lo studio e i risultati
In questo contesto David JA Jenkins presso l’Università di Toronto, Ontario, Canada e colleghi hanno esaminato l’effetto sul peso corporeo e sui fattori di rischio di malattia cardiovascolare di due diversi tipi d’intervento: consigli dietetici e/o fornitura diretta di cibo. Lo studio randomizzato ha coinvolto 209 uomini in sovrappeso altrimenti sani e 710 donne in sovrappeso in buona salute. Ognuno dei partecipanti ha ricevuto una copia della Health Canada Food Guide. Inoltre, un primo gruppo di trattamento ha ricevuto consigli dietetici per i successivi sei mesi e un secondo gruppo ha ricevuto cesti di alimenti sani ogni settimana per sei mesi. Il terzo gruppo di trattamento ha ricevuto sia consigli dietetici che il cesto di alimenti settimanale.. I tassi di fedeltà al programma erano maggiori per le persone che ricevevano la fornitura di cibo (91%) rispetto agli altri gruppi (67%). Si è potuto evidenziare che gli incrementi nei consumi di frutta, verdura e cereali integrali sono stati pari a circa una porzione al giorno, ma solo chi aveva ricevuto la fornitura di cibo, oltre ai consigli, ha mostrato aumenti consistenti.
Si è visto anche che complessivamente i partecipanti hanno mostrato piccole riduzioni del peso corporeo (da 1,0 kg), della circonferenza della vita (1,4 cm), e della pressione sanguigna (da meno di 1 mm Hg sistolica e diastolica), con riduzioni ad andamento simile nei tre gruppi. A 18 mesi, la fedeltà al progetto era del 65% ed era più elevata ( 81%) tra coloro che avevano ricevuto la fornitura di cibo insieme alla consulenza rispetto a quelli che non hanno ricevuto il cibo (57%). Allo stesso tempo si sono rivelati simili gli aumenti rispetto al basale dei consumi di frutta, verdura e cereali integrali, con un mantenimento della riduzione del peso corporeo, dei valori dell’indice di massa corporea e della circonferenza della vita registrati già dopo 6 mesi.
La pressione sanguigna è invece scesa ulteriormente, tra i sei e i 18 mesi, ma come si è verificato a sei mesi, nessuno di questi cambiamenti differiva in modo significativo tra i gruppi di trattamento.
Conclusioni
Secondo gli autori questi risultati “indicano un urgente bisogno di approcci innovativi per sostenere la realizzazione concreta degli attuali consigli dietetici”. “E’ dunque necessario continuare a promuovere attivamente il valore degli alimenti di natura vegetale, sapendo che anche un solo consiglio di routine potrebbe fare la differenza sulla perdita di peso sui lipidi nel sangue e sulla pressione sanguigna”, hanno ribadito gli autori.
Fonte: J Am Coll Cardiol 2017
Will Boggs MD
(Versione italiana Quotidiano Sanità/ Popular Science)