Un esoscheletro meccanico che consente a chi è affetto da paralisi agli arti inferiori (paraplegia) di camminare nuovamente. Si chiama ReWalk e lo ha creato l’ingegnere Amit Goffer che però non ne può beneficiare perché tetraplegico. Grazie ad un computer e a sensori di movimento, ReWalk riproduce un’andatura pressoché naturale e consente ai paraplegici di muoversi autonomamente. La vera novità rispetto ad altri esoscheletri simili è che questa straordinaria invenzione è l’unica al mondo ad essere utilizzabile non solo nei centri di riabilitazione, sotto lo sguardo vigile di tecnici e medici, ma anche nella quotidianità di casa propria e al lavoro.
In Italia il dispositivo è disponibile per il training presso 5 centri di riabilitazione ed è attualmente utilizzato da diversi utenti nella vita di tutti i giorni come Carmine Consalvi ragazzo di 27 anni di Fiuggi, vicino Roma, che nel 2012 ha avuto un grave incidente di moto che lo ha costretto sulla sedia a rotelle per una lesione D4. Da quando ha conosciuto il ReWalk la sua vita è radicalmente cambiata: la tecnologia di questo rivoluzionario macchinario unita alla sua forza d’animo ed al suo carattere lo hanno rimesso in piedi.
http://www.youtube.com/watch?v=Kshpnw3h0Vs
ReWalk da vicino
Il ReWalk è un esoscheletro che pesa circa 25-30 Kg e va utilizzato insieme con delle stampelle per rimanere in equilibrio. Il Servizio Sanitario Nazionale ancora non ne rimborsa il costo che è piuttosto alto, 55mila euro, ma se si considera che il costo delle cure scende drasticamente, si potrebbe pensare di ammortizzare la spesa in un tempo relativamente breve. Ma vediamo insieme come funziona e quali sono le potenzialità di questa macchina.
http://www.youtube.com/watch?v=SMwsJ_CsR10
(foto: Argo Medical Technologies)