La ricomparsa di tumori potrebbe essere legata al sistema immunitario; le cellule tumorali sfrutterebbero infatti il sistema immunitario del corpo per ‘risvegliarsi’ e ricavare energia per crescere, portando così alla comparsa di nuove recidive. Grazie all’immunoterapia però questo meccanismo potrebbe essere interrotto. A spiegarlo sono i ricercatori dell’Istituto di ricerca sul cancro di Londra, in uno studio pubblicato su Cancer Immunology.
La ricerca
Analizzando la risposta immunitaria dei topi hanno studiato come le cellule immunitarie si comportano prima della terapia, dopo la sua fine quando sembra aver funzionato, e una volta che il tumore è ricomparso. Normalmente funzionano rilasciando dei segnali che scatenano un’infiammazione in risposta a un trauma o un’infezione che, in alcune circostanze, può aiutare il sistema immunitario a uccidere le cellule tumorali.
Ma, come hanno osservato nello studio, questi segnali vengono ‘manomessi’ dalle cellule tumorali scampate alla terapia, e ‘dirottati’ a loro vantaggio per crescere durante la recidiva. L’immunoterapia che attacca in modo specifico questa risposta può quindi, secondo i ricercatori, ritardare o prevenire la ricomparsa del tumore, ed essere quindi l’approccio efficace nei pazienti a rischio di recidiva.
“C’è ancora molto da scoprire sulla natura delle cellule tumorali che rimangono dormienti, per resistere all’impatto della terapia – commenta Kevin Harrington, coautore dello studio – Devono esserci dei cambiamenti che le rendono capaci di manipolare il sistema immunitario. Capirli può aprire la strada a nuove terapie anti-recidiva”.