(Reuters Health) – Il sistema di valutazione coreano Yonsei University Gastric Cancer Prediction Model, che consente di calcolare la sopravvivenza dei pazienti con tumore gastrico a cinque anni, è efficace anche per i pazienti occidentali. È quanto ha dimostrato uno studio di validazione pubblicato dal Journal of the American College of Surgeons. La ricerca è stata condotta dal team guidato da Woo Jin Hyung, del Yonsei University College of Medicine di Seul.
Premessa
Il modello predittivo è stato inizialmente sviluppato da un gruppo internazionale di ricercatori che lo ha validato su pazienti affetti da tumore dello stomaco provenienti dalla Corea. Per la verifica della validità dello strumento anche sui pazienti non coreani, Hyung e colleghi hanno utilizzato i dati del programma del National Cancer Institute, Surveillance, Epidemiology, and End Results (SEER), per valutare l’accuratezza del nuovo modello e confrontarlo con l’indice prognostico TNM (tumor-node-metastasis).
Lo studio
I ricercatori hanno identificato 15.483 pazienti con adenocarcinoma gastrico di età media pari a 65,5 anni, 9,6 anni di più rispetto al gruppo coreano considerato per la prima validazione del modello predittivo. Rispetto ai pazienti coreani, inoltre, una quota inferiore di pazienti americani era nello stadio 1 della malattia, 8,2% contro 47,1%, e un numero maggiore di pazienti USA aveva una malattia di difficile stadiazione, 52,1% contro 2,4%. Nonostante queste e altre differenze, l’accuratezza predittiva del modello coreano si è attestata al 76,2% nella popolazione americana, significativamente migliore di quella della settima edizione del sistema di stadiazione TNM, che è del 70,4%, e coerente con i risultati del primo studio di validazione.
Le osservazioni
“Sebbene sia più preciso del sistema TNM – hanno comunque sottolineato i ricercatori – il limite è che anche questo strumento può essere utilizzato solo su pazienti che si sottopongono a intervento chirurgico”. Dal momento che la maggior parte dei pazienti al di fuori di Corea del Sud e Giappone richiederà diverse tipologie di trattamento, “l’impatto della chemioterapia, della radioterapia o della target therapy dovrà essere tenuto in considerazione per migliorare l’accuratezza della previsione nei modello futuri”, hanno concluso gli autori, che auspicano l’arrivo di un modello di previsione per i pazienti di tutto il mondo.
Fonte: Journal of the American College of Surgeons
Reuters Staff
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)