(Reuters Health)– La polmonite acquisita in comunità (PAC)non è una malattia stagionale, ma gli agenti patogeni che ne sono la causa seguono modelli stagionali. “La stagionalità dovrebbe essere presa in considerazione per i trattamenti empirici – dice Antonio Torres dell’Hospital Clinic di Barcellona, autore di uno studio a riguardo – ma questo non viene menzionato nelle linee guida per la polmonite acquisita in comunità”.
Lo studio
Torres e colleghi, hanno studiato la stagionalità dei patogeni della PAC in 4.431 pazienti che sono stati ricoverati nel reparto di emergenza dal 2003 al 2014. Di questi, il 34% si è presentato in inverno, il 27% in primavera, il 16% in estate e il 23% in autunno.L’eziologia microbica è stata identificata nel 40% dei pazienti. Il patogeno più comune era lo Streptococcus pneumoniae che si è rinvenuto nel 17% dei pazienti, seguito da virus respiratori nel 7%, da batteri atipici, esclusi la Legionella pneumophila, nel 3% e infine da Legionella pneumophila, nel 2%. La prevalenza dello Streptococcus pneumoniae era più elevata in inverno, 21%, mentre era del 17% in primavera, del 14% in estate e del 13% in autunno. La legionella pneumophila si presentava più di frequente in autunno e in estate (4% delle infezioni in entrambe le stagioni) mentre era del 2% in primavera e dell’1% in inverno. L’incidenza dei virus influenzali è stata del 6% in autunno, del 5% in inverno, del 3% in primavera e dell’1% in estate. La polmonite polimicrobica era meno comune in estate, mentre eziologie sconosciute erano più frequenti in estate (63%) e meno comuni in inverno (55%). “Sulla base dei risultati – ha sottolineato Torres – siamo in grado di evitare alcuni antibiotici se usiamo i modelli di stagionalità. La stagionalità rappresenta una variabile importante comunque, da prendere in considerazione per il trattamento empirico”. Torres e il suo gruppo progettano ora di studiare gli effetti dell’umidità e delle precipitazioni sulla eziologia microbica della PAC.
Fonte: Respirology
Anne Harding
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)