L’antibiotico resistenza è ormai un fenomeno sempre più diffuso. Un nuovo studio condotto dai ricercatori della Los Angeles BioMed e presentato all’American Thoracic Society International Conference 2017, pone l’attenzione sugli antibiotici contro la polmonite: un adulto su quattro non risponde al farmaco.
Lo studio
I ricercatori hanno esaminato i documenti relativi a 251.947 pazienti adulti che sono stati trattati tra il 2011 e il 2015 con una sola classe di antibiotici (beta-lattamici, macrolidi, tetracicline o fluorochinolone) a causa di una polmonite non trasmessagli in ospedale. Il “fallimento del trattamento” è stato definito come la necessità di prolungare l’uso di antibiotici, interromperlo, farsi visitare in pronto soccorso o farsi ricoverare entro 30 giorni dalla prescrizione iniziale. Il tasso totale di fallimento antibiotico era del 22,1% e aumentava in presenza di alcune caratteristiche come l’età avanzata o la concomitanza di altre malattie.
I tassi di fallimento per classe di antibiotici sono stati: beta-lattamico (25,7%), macrolidi (22,9%), tetraciclina (22,5%) e fluorochinoloni (20,8%). “I pazienti di età superiore ai 65 avevano quasi il doppio delle probabilità di essere ricoverati in ospedale rispetto a pazienti più giovani”, commenta l’autore principale James A. McKinnell. Lo studio ha trovato notevoli variazioni regionali nei risultati del trattamento, che non vengono affrontate in modo specifico nelle linee guida sulla polmonite. Inoltre ha mostrato che migliaia di persone che contraggono polmonite e soffrono di altre malattie come cancro o diabete non sono trattate con la combinazione di terapia antibiotica raccomandata in questi casi, ovvero i fluorochinoloni.