Meno di 30 casi in tutto il 2018 concentrati solo in Pakistan e Afghanistan. Stiamo parlando della poliomelite che fino a 30 anni fa colpiva 350 mila bambini l’anno, in 125 Paesi al mondo. Potremmo quindi essere ad un passo dall’eradicazione tanto auspicata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) entro quest’anno.
Estremamente contagiosa, la polio è una grave malattia infettiva del sistema nervoso centrale che colpisce soprattutto i neuroni motori del midollo spinale, provocando paralisi. Grazie a una sempre migliore politica vaccinale, già da alcuni anni il mondo è vicino all’eradicazione totale, così come fu già per il vaiolo. Questo richiede però un’alta copertura immunitaria ovunque, cosa non sempre possibile in alcuni Paesi, a causa di problemi infrastrutturali e guerre. Sconfiggere il virus vorrebbe dire risparmiare, oltre ai costi umani, circa 40-50 miliardi di dollari ogni anno.
Al contrario, la mancata eradicazione dalle ultime roccaforti rimanenti potrebbe tradursi in una ripresa della malattia, con ben 200.000 nuovi casi previsti ogni anno entro 10 anni. Ecco perché i governi del Pakistan e dell’Afghanistan hanno mobilitato società civile e civile, i leader religiosi, gli operatori sanitari e i genitori, ottenendo in questi anni enormi risultati.
A riconoscerne gli sforzi fatti anche il direttore dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus che, nei giorni scorsi, ha visitato i due Paesi, sottolineando l’impegno globale verso la vittoria finale. “Il mio desiderio per il 2019 – ha detto – è la trasmissione zero della poliomielite. Dobbiamo fare tutto il possibile in questo ultimo miglio per sradicarla una volta per tutte. Avete il pieno sostegno dell’Oms per aiutare ogni bambino e fermare questo virus per sempre”.