Il satellite Kepler ha individuato 8 nuovi esopianeti che orbitano al di fuori del Sistema Solare ad una distanza tale, dalla loro stella, che probabilmente ci potrebbe essere acqua liquida. L’analisi di questi sistemi planetari ha consentito il calcolo probabilistico del numero di stelle della Via Lattea che potrebbero ospitare pianeti nella propria zona abitabile: i calcoli dimostrano che miliardi di stelle della Via Lattea hanno da uno a tre pianeti in orbita in questa zona, dove sussiste il potenziale per l’esistenza dell’acqua allo stato liquido e quindi anche della vita. Nel corso della sua missione, cominciata nel 2009, il satellite Kepler della NASA ha individuato 1000 pianeti orbitanti intorno alle stelle della nostra galassia e altri 3000 potenziali pianeti. Molteplici stelle hanno sistemi planetari con 2-6 pianeti, ma potrebbero ospitare più pianeti di quelli osservabili con il satellite Kepler, che è adatto soprattutto ad individuare grossi pianeti che orbitano relativamente vicino alle proprie stelle.
I pianeti molto vicini alla propria stella, sarebbero troppo incandescenti per ospitare la vita, e quindi per scoprire se questi sistemi planetari abbiano o meno pianeti nella propria zona abitabile sono stati effettuati calcoli basati su una nuova versione di un metodo vecchio di 250 anni chiamato legge di Titus-Bode: si tratta di una legge approssimativa per il calcolo del semiasse maggiore delle orbite dei pianeti che è stata proposta per la prima volta nel 1766. (Monthly Notices of the Royal Astronomical Society online 2015, pubblicato il 18/3)