(Reuters Health) – I farmaci inibitori della via di segnalazione cosiddetta ‘hedgehog’ -fondamentale nella fase di formazione embrionale degli organi e implicata nello sviluppo di alcune forme di tumore – sarebbero efficaci contro il carcinoma a cellule basali sia in fase localmente avanzata che con metastasi. A dimostrarlo è una review condotta da John Strasswimmer e colleghi della Miller School of Medicine dell’Università di Miami. Lo studio è stato pubblicato su JAMA Dermatology.
Lo studio
I ricercatori americani hanno fatto una revisione della letteratura scientifica prendendo in considerazione trials clinici, analisi retrospettive e casi studio che analizzavano due principi attivi in particolare: vismodegib e sonidegib.
Strasswimmer e colleghi hanno trovato 11 report su vismodegib che rientravano nei criteri di inclusione e hanno raccolto dati provenienti da otto studi, per un numero complessivo di 704 pazienti. Mentre non sono stati trovati abbastanza studi su sonidegib per avere un’adeguata analisi.La durata media della terapia con vismodegib è stata di 35,8 settimane. Nel trattamento del carcinoma a cellule basali in fase avanzata, la risposta media è stata del 64,7% e la risposta completa media è stata del 31,1%. Nel tumore metastatico, le percentuali sono state di 33,6% e di 3,9%, rispettivamente.
Tuttavia, secondo i ricercatori americani, “i pazienti con entrambe le forme hanno buone percentuali di risposta, pari a 33,6% e 29,8%, rispettivamente, e una stabilizzazione della malattia nel 27,2 e nel 49,9% dei casi”, confermando studi precedenti che dimostravano che vismodegib è più utile nel controllo della malattia piuttosto che per la cura definitiva.
Dal momento che mancano, invece, studi su sonidegib, approvato dalla FDA americana solo nel 2015, i ricercatori si sono limitati ad analizzare due studi, uno che coinvolgeva 16 pazienti, di cui sei, il 37,5%, avevano raggiunto una buona risposta a vari dosaggi del farmaco, e un altro, su 79 pazienti trattati alla dose approvata di 200 mg al giorno. Di questi, il 36% aveva raggiunto una buona risposta. A seguito del trattamento con sonidegib, il 49% dei pazienti aveva sofferto di spasmi muscolari, il 43% di alopecia e il 38% di perdita del senso del gusto. Mentre tra chi era stato trattato con vismodegib, le percentuali di questi effetti collaterali sono state: 66,4%, 61,1% e 57,3%. Infine, più di un quarto dei pazienti trattati con vismodegib aveva sospeso la terapia a causa degli effetti avversi.
I commenti
“Mentre la risposta della forma metastatica è superiore a qualsiasi altra terapia standard, il trattamento della forma localmente avanzata dovrebbe essere valutato includendo altre possibilità terapeutiche, come la chirurgia e la radioterapia”, hanno concluso i ricercatori. Secondo quanto ha riferito Anne Lynn Chang, del Stanford Medical Center, in California, “sono ormai disponibili e vengono utilizzati per le fasi avanzate nuovi chemioterapici specifici per il cancro delle cellule basali”. Tuttavia, l’esperta ha sottolineato che “mentre queste nuove terapie possono salvare la vita in molti casi, è importante per il paziente rivolgersi a centri mutidisciplinari, specialmente quando il carcinoma a cellule basali non regredisce o non risponde ai nuovi trattamenti”.
Fonte: JAMA Dermatology
David Douglas
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)