Un team di scienziati del Krembil Brain Insitute e dell’Università di Toronto, in Canada, ha identificato un’interazione proteina-proteina che potrebbe contribuire allo sviluppo della malattia di Parkinson. Lo studio è stato pubblicato da Nature Communications.
Nella malattia di Parkinson, la proteina alfa-sinucleina si accumula nel cervello e porta a morte cellulare. Il team ha individuato un’interazione proteina-proteina in grado di promuovere l’accumulo di alfa-sinucleina. Per riconoscere questo meccanismo, i ricercatori sono partiti da una piattaforma che studia molecole che hanno la capacità di proteggere le cellule dall’azione della alfa-sinucleina.
Attraverso questo approccio, il team ha identificato un peptide che riduce i livelli di alfa-sinucleina andando ad alterare l’interazione tra questa proteina e una subunità di una proteina del meccanismo cellulare noto come ‘endosomal sorting complex required for transport III’ (ESCRT-III); un’interazione che era mai stata individuata prima.
Testato in diversi modelli sperimentali di malattia di Parkinson, il peptide individuato, inoltre, ha ripristinato la funzionalità endolisosomiale, ha promosso l’eliminazione della alfa-sinucleina e ha prevenuto la morte cellulare.
Fonte: Nature Communications 2023