(Reuters Health) – Secondo un nuovo studio condotto dall’Università del Quebec, i pazienti affetti da Malattia di Parkinson con un disturbo del comportamento del sonno REM mostrano una peggiore funzione cognitiva di quelli che non ne soffrono.
La premessa
In presenza di un disturbo del comportamento del sonno, i pazienti perdono atonia muscolare durante la fase REM, “che determina un’attivita motoria indesiderata durante il sonno REM in cui le persone ‘mettono in atto il loro sogno’”, spiegano i ricercatori che hanno condotto lo studio. Circa il 46% dei pazienti con Parkinson soffrono di di un disturbo del comportamento del sonno.
Lo studio
Per studiare l’associazione tra disturbi del comportamento del sonno (RBD) e profilo cognitivo, i ricercatori – guidati da Jean-Francois Gagnon – hanno messo a confronto 53 pazienti affetti da Parkinson con RBD, 40 con Parkinson ma senza RBD, e 69 soggetti sani.I pazienti con RBD erano in maggioranza maschi, più anziani e presentavano punteggi peggiori nell’ambito del Mini Mental State Examination rispetto ai soggetti senza disturbi del comportamento del sonno. Inoltre, hanno ottenuto punteggi peggiori anche negli esami che misuravano l’attenzione, le funzioni esecutive, l’apprendimento verbale, la memoria episodica e l’abilità visuo-spaziale, nonché in test di richiamo e riconoscimento ritardato di informazioni e linguaggio verbale. La funzione cognitiva risultava analoga per i soggetti con Parkinson, ma senza RDB, e per quelli sani. Il 66% dei pazienti con RBD presentava un deterioramento cognitivo lieve rispetto al 23% dei soggetti senza RBD, mentre un deterioramento cognitivo soggettivo è stato riferito rispettivamente nell’89% e nel 58% dei casi. Tra i pazienti con Parkinson e RBD, gli uomini e quelli con l’insorgenza del disturbo del sonno precedente alla diagnosi di Parkinson presentavano una peggiore funzione cognitiva.
Fonte: Sleep 2017
Reuters Staff
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)