Ore piccole croniche? Colpa del Dna

Non riuscite mai ad andare a letto prima dell’una di notte e al mattino non riuscite proprio ad alzarvi presto? Non preoccupatevi più di tanto, avete un gene che rallenta il vostro orologio biologico e sposta in avanti il ciclo sonno/veglia. A darne notizia è una ricerca della Rockefeller University e pubblicata su Cell, che individua il difetto genetico (mutazione) a carico del gene ‘CRY1’.

Lo studio
A molte persone con l’indole da animale notturno viene riconosciuto un vero e proprio disturbo del sonno, definito negli Stati Uniti ”disturbo della fase del sonno ritardato”. Gli esperti sono partiti all’osservazione di un gruppo di volontari rimasti ‘chiusi’ per due settimane in appartamenti-laboratorio in cui nessuno aveva accesso a informazioni sull’ora del giorno o della notte, per cui tutti si trovavano ad affrontare le 24 ore, compresa la cadenza dei pasti, seguendo semplicemente i propri ritmi naturali.

Ebbene è emerso che, quasi tutti i volontari mantenevano cicli sonno-veglia e orari dei pasti piuttosto normali, tranne una persona cui era stato precedentemente diagnosticato il disturbo di fase del sonno ritardato, che tendeva ad addormentarsi e svegliarsi tardi.

Analizzando il suo DNA i ricercatori hanno trovato la mutazione a carico del gene ‘CRY1’, già noto per la sua influenza sui ritmi sonno/veglia (circadiani) dell’organismo. Gli esperti hanno quindi consultato database genetici e hanno trovato altri individui portatori della stessa mutazione, calcolando così che questa è piuttosto frequente, presente nel Dna di una persona ogni 75.

Le prossime ricerche verteranno sul capire cosa comporta avere ‘CRY1’ difettoso. In futuro tali studi potrebbero portare a nuove indicazioni terapeutiche per coloro che, non riuscendo ad addormentarsi presto la sera e dovendosi svegliare presto, sono perennemente in debito di sonno.

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