L’appello arriva da 13 Paese compresa l’italia con Roberto Defez, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) di Napoli: libertà di scelta sulla coltivazioni Ogm per tutti i Paesi dell’Unione Europea. Sulle pagine di Nature Biotechnology, gli esperti chiedono, in particolare, la possibilità di coltivare nuovi Ogm, per ridurre l’uso di pesticidi, per ottenere cereali senza glutine e cibi arricchiti di sostanze nutrienti, come Omega 3 e vitamine.
La vicenda
La coltivazione di piante Ogm nell’Unione Europea è una questione spinosa e gli esperti di biotecnologie propongono un meccanismo per uscire dall’attuale processo di autorizzazione, che prevede il voto favorevole di tutti i Paesi e che di fatto impedisce nuove coltivazioni, perché al voto partecipano anche i Paesi contrari agli Ogm.
”Gli Stati europei – ha detto Defez – hanno lungamente litigato fra di loro sull’introduzione della coltivazione di altre piante Ogm, oltre a quelle autorizzate in tutte Europa dal 1998, senza arrivare a una decisione, fino a che non è stata introdotta la Direttiva 412 del 2015 che ha restituito agli Stati nazionali il diritto di coltivare o non coltivare vecchi o nuovi Ogm”.
Le richieste
Tuttavia, ha aggiunto, ”se uno Stato favorevole alle coltivazioni di nuovi Ogm è interessato a farlo deve sottostare anche al voto dei Paesi che le vietano”. In sostanza i ricercatori chiedono ”uguale libertà e – ha proseguito Defez – chiediamo la possibilità di coltivare nuovi Ogm, oltre a quelli autorizzati nel 1998”. Da allora infatti i ricercatori hanno ottenuto nuove piante geneticamente modificate, che di fatto non possono essere coltivate.
Pertanto, scrivono gli esperti ”suggeriamo alla Commissione Europea di mettere a punto una nuova direttiva che consenta agli Stati membri di autorizzare la coltivazione di una coltura Ogm dopo che l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha stabilito che l’Ogm in questione è sicuro per l’uomo e per l’ambiente quanto l’organismo da cui deriva”.