(Reuters Health) – Elevati livelli di cadmio nel sangue, una sostanza presente nel fumo del tabacco, possono causare difficoltà nella visione in condizioni di basso contrasto, come nei casi di nebbia o fonte di luce abbagliante. A suggerirlo è uno studio pubblicato da JAMA Ophthalmology e condotto da un gruppo di ricercatori guidato da Adam Paulson, dell’Università del Wisconsin di Madison, negli USA.
Lo studio
I ricercatori hanno analizzato i dati di un ampio studio denominato Beaver Dam Offspring Study, progettato per esaminare il processo di invecchiamento e che ha arruolato volontari tra il 2005 e il 2008. La sensibilità al contrasto è stata esaminata nei volontari attraverso un esame della vista che si esegue riducendo il contrasto tra lettere e sfondo. All’inizio dello studio, tutti i partecipanti, 1.983, non avevano alcun problema. Sono stati qundi sottoposti a nuove visite dopo cinque e dieci anni. Dopo 10 anni, quasi un quarto dei volontari mostrava una riduzione della sensibilità al contrasto e questo problema risultava associaoi a livelli ematici elevati di cadmio, ma non di piombo. “Questo particolare aspetto della visione è molto importante perché influisce sulla capacità di vedere la fine di un cordolo o di infilare la chiave nella serratura in condizioni di scarsa luminosità”, spiega Paulson. “Ed è qualcosa che non si può correggere, a differenza dell’acuità visiva per la quale ci sono occhiali o lenti a contatto”
Fonte: JAMA Ophthalmology
Linda Carroll
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)