Nel 40% dei Paesi i giovani fumano come 20 anni fa

Quasi un ragazzo su 5 (17,9%) e più di una ragazza su 10 (11,5%) in tutto il mondo ha utilizzato tabacco almeno una volta nell’ultimo mese tra il 2010-2018. Inoltre, il 40% dei paesi non mostra progressi nella riduzione del fumo di sigaretta negli adolescenti negli ultimi 20 anni. A mettere in guardia dalla mancanza di sostanziali passi avanti nella lotta al tabacco tra i giovanissimi è uno studio, pubblicato su The Lancet Child & Adolescent Health, che ha utilizzato i sondaggi su oltre 1,1 milioni di ragazzi di età compresa tra 13 e 15 anni provenienti da 140 paesi.

Nel nuovo studio, gli autori hanno esaminato i dati del Global Youth Tobacco Surveys tra il 1999 e il 2018 per valutare le tendenze nel consumo di tabacco. Ne emerge che l’incidenza di giovani che hanno fumato almeno una volta negli ultimi 30 giorni è diminuita in 80 paesi (57%), ma è stata invariata o in aumentato in 60 paesi (43%). Inoltre la regione europea ha avuto la più alta prevalenza di fumo di sigaretta per le ragazze (9%), con una prevalenza del 23,7% in Bulgaria e del 23,6% in Italia. Infine durante lo stesso periodo, la prevalenza dell’utilizzo di altri prodotti del tabacco, come sigari o sigarette elettroniche, si è stabilizzata o è aumentata in 81 (59%) dei 137 paesi con disponibilità dati.

Il consumo di tabacco, ricordano gli autori, uccide più di 8 milioni di persone in tutto il mondo ogni anno e può causare cancro, malattie cardiache, polmonari, nonché influire sulla fertilità. L’uso del tabacco tra adolescenti e bambini è un problema cruciale, dato che la maggior parte delle persone inizia a fumare nell’adolescenza o nell’infanzia.

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