Allevare larve di mosche per produrre crocchette per cani ad alto contenuto proteico, ottimo stabilizzatore della flora batterica intestinale in grado di prevenire infezioni e malattie. Ma anche utilizzare insetti per convertire resti di frutta e verdura in farina proteica e olio da impiegare nei mangimi. Sono alcune esperienze pronte ad essere operative di aziende e start up della Confagricoltura che ci hanno visto lungo entrando a gamba tesa nel settore del novel food. Anche perchè l’Ue ha appena approvato una proposta che consente la reintroduzione di proteine animali trasformate da non ruminanti e insetti nei mangimi per pollame e suini, facendo cadere un divieto che risaliva ai tempi della Mucca pazza; un parere in linea con i principi della strategia Farm to Fork, che punta proprio a promuovere una produzione di alimenti e mangimi più circolare e sostenibile. Manca comunque un ultimo miglio per produrre con gli insetti mangimi, biogas, bioplastiche e fertilizzanti agricoli.
Confagri segnala che occorre aggiornare la normativa nazionale da parte del ministero della Salute, indietro rispetto a quella europea e superare le difficoltà burocratiche che frenano la crescita di un settore dalle grandi potenzialità. Nell’ambito della normativa su novel food, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare Efsa ha espresso una prima valutazione completa su un prodotto derivato da insetto (la larva Tenebrio Molitor) proposto come alimento umano e ha all’esame un’altra decina di domande che riguardano altri tipi di insetti. Diversi i progetti firmati dalla Confagricoltura: se ad allevare insetti per il pet food è la start up Bugslife della presidente dei Giovani di Confagri Umbria, Caterina Luppa, è situata in provincia di Alessandria la prima fattoria di bio conversione ‘Bef Biosystem’, che vanta una valenza unica per la sostenibilita’ e l’economia circolare.
Sempre in Piemonte in provincia di Torino l’azienda agricola ‘Italian Cricket Farm’ è pronta ad impiegare larve di Tenebrio Molito in un progetto sperimentale di mangime altamente proteico per le galline ovaiole. Si chiama invece ‘Alia Insect Farm’, l’azienda a Truccazzano nel milanese, che si propone di diventare un’agrifarm innovativa per l’allevamento e la trasformazione di grilli commestibili 100% made in Italy. Si tratta di un business enorme ricorda Confagri: secondo International platform of insects for food and feed, in Europa si producono più di 6 mila tonnellate/anno di proteine di insetti ma le previsioni sono di arrivare tra 2 e 5 milioni di tonnellate entro il 2030, a seconda del quadro legislativo che si avrà nei prossimi anni.