Mieloma multiplo: presentato all’ASCO studio italiano su nuova terapia

Nuove speranze per i pazienti con mieloma multiplo grazie ad una terapia innovativa che si basa sulla combinazione di tre differenti molecole. A rivelarlo sono i primi dati di un studio condotto dall’Università di Torino che ha coinvolto 45 centri italiani e 474 pazienti.

Lo studio UNITO-MM-01/FORTE, presentato al congresso della Società americana di oncologia clinica (Asco) in corso a Chicago, è in corso dal 2015, è promosso dall’ateneo torinese e i dati sono coordinati dalla Fondazione Neoplasie Sangue FONESA. Dallo studio emerge che 1 paziente su 2 eleggibile al trapianto e trattato con la combinazione dei tre farmaci, ha ottenuto ottimi risultati. I dati preliminari infatti indicano che le terapie testate risultano fra le più efficaci per trattare le nuove diagnosi di mieloma multiplo, aprendo così un nuovo scenario nei possibili approcci terapeutici. Francesca Gay, ematologa e relatrice dello studio all’ASCO, sottolinea che “questi dati preliminari sono un passo in avanti perché dimostrano l’efficacia delle nostre terapie anche nei pazienti che presentano malattia aggressiva. Questo significa che siamo in grado di ampliare la platea di pazienti che possono giovare di queste terapie”.

Lo studio ha inoltre valutato come questo approccio terapeutico porti a una negativizzazione della presenza di malattia, e ciò può considerarsi una sorta di anticamera della guarigione e certamente rappresenta una nuova speranza per i pazienti affetti da mieloma multiplo. “I dati presentati all’ASCO segnano una nuova, positiva tappa nell’evoluzione degli approcci terapeutici per il mieloma multiplo”, commenta Mario Boccadoro, Direttore Divisione Universitaria di Ematologia Città della Salute e della Scienza di Torino. “I progressi registrati negli ultimi anni sono eccezionali e i farmaci più innovativi, quelli già disponibili e quelli in fase avanzata di sperimentazione, stanno svolgendo un ruolo estremamente importante, offrendo nuove concrete speranze ai pazienti, sia in termini di sopravvivenza sia per quanto riguarda la qualità della vita”.

In Italia almeno 14.000 persone convivono con una diagnosi di mieloma multiplo. La malattia viene in genere diagnosticata tra i 65 e i 70 anni, tuttavia non riguarda solo l’anziano: più di un paziente su tre, al momento della diagnosi, ha un’età inferiore ai 65 anni. Il mieloma è un tumore del sangue molto aggressivo che colpisce le plasmacellule, un tipo di globuli bianchi.

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