Si deve a un gruppo di ricercatori dell’Università di Torino la scoperta di nuove molecole che inibiscono la crescita del mesotelioma pleurico maligno, un tumore raro e molto aggressivo che aggredisce il mesotelio, la sottile membrana che riveste la pleura dei polmoni ed è associato all’esposizione all’amianto. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista americana Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas).
Il tumore ha un periodo di latenza molto lungo, durante il quale rimane asintomatico e le sue terapie sono attualmente limitate. Riccarda Granata, della Divisione di Endocrinologia e Metabolismo del Dipartimento di Scienze Mediche, ha dimostrato in collaborazione con colleghi di altre Università come delle piccole molecole, i cosiddetti antagonisti dell’ormone growth hormone-releasing hormone (Ghrh), siano capaci di inibire la crescita delle cellule tumorali nel mesotelioma pleurico maligno in diversi modelli sperimentali.
Questi effetti erano già stati dimostrati in altri modelli, incluso il tumore della prostata e del polmone, ma non nel mesotelioma pleurico maligno. Oltre a bloccare i meccanismi responsabili della progressione del tumore, è stato dimostrato che le molecole identificate sono in grado di potenziare l’azione antitumorale del ‘pemetrexed’, il chemioterapico d’elezione per il trattamento del mesotelioma.