Il cervello nostro cervello è esattamente come un hard disk, dalla memoria ampia ma limitata e, in futuro, anche espandibile proprio come un pc. Nel momento stesso in cui apprende qualcosa di nuovo, il nostro cervello si prepara subito a cancellarlo, in modo da fare spazio a nuovi ricordi. Questo meccanismo di ‘pulizia’ si attiva in automatico e in futuro potrebbe essere potenziato grazie ai farmaci, per eliminare dalla memoria i ricordi associati ad eventi traumatici. Queste le conclusioni a cui è arrivato un gruppo di ricerca internazionale coordinato da Cornelius T. Gross, del Laboratorio europeo di biologia molecolare (Embl) di Monterotondo, vicino Roma, che sono state pubblicate su Nature Communications.
Lo studio
”Questa è la prima volta che si collega un circuito del cervello all’eliminazione attiva dei ricordi”, spiega Gross. Lavorando sul cervello dei topi, e in particolare sulla regione dell’ippocampo dove ha sede la memoria, i ricercatori hanno scoperto che le informazioni vi arrivano attraverso tre circuiti neurali, tre ‘strade’ nervose. Quella principale, che parte dalla regione del giro dentato, è fondamentale nella formazione della memoria: se viene bloccata durante la fase dell’apprendimento, impedisce l’immagazzinamento di nuovi ricordi.
Oltre a questa ‘autostrada’, ci sono poi altre due strade secondarie, che servono a recuperare le informazioni già immagazzinate nella memoria e ad indebolire e cancellare la memoria del ricordo appena formato lungo il circuito principale. Questo meccanismo automatico di pulizia potrebbe essere legato al fatto che ”il cervello ha uno spazio di memoria limitato – affermano i ricercatori – così durante l’apprendimento si rende necessario indebolire alcune connessioni per fare spazio ad altre: per imparare nuove cose, bisogna dimenticarne altre più vecchie”.