”Le malattie cardiovascolari rimangono la prima causa di morte nel mondo e in Europa in particolare”. A dirlo è il rapporto europeo ”Malattie cardiovascolari e diabete: strumenti per fornire cure migliori”, come sottolinea l’Associazione lotta alla trombosi (Alt), che in Italia rappresenta l’European Heart Network (Ehn). Le malattie cardiovascolari, come infarto, ictus cerebrale, trombosi venosa e trombosi arteriosa ed embolia, uccidono meno, ma si stima che il numero delle persone colpite aumenterà nei prossimi anni in modo molto significativo, in particolare fra i giovani.
”Oggi più che mai è indispensabile e urgente che l’Unione europea e gli stati membri insistano nello sforzo di prevenire e gestire meglio le malattie cardiovascolari”, commenta Lidia Rota Vender, presidente di Alt. “L’80% degli ictus e degli infarti potrebbe essere evitato infatti intervenendo in tempo su abitudini di vita scorrette o pericolose come il fumo, un’alimentazione eccessivamente ricca di calorie e di grassi saturi e di zuccheri, e un’insufficiente attenzione all’attività fisica”. La prevenzione delle malattie da trombosi funziona davvero: rapidamente, non in anni.
”L’eliminazione dei fattori di rischio riduce la probabilità di eventi – aggiunge Rota Vender – salvando dalla trombosi almeno una persona su tre. La prevenzione deve essere basata non solo sul cambiamento dello stile di vita, ma anche rendendo accessibili a tutti le cure e le tecniche di diagnosi”. Tra gli interventi possibili, Alt suggerisce di indirizzare le preferenze del consumatore verso scelte di cibi sani, aumentare il prezzo di cibi particolarmente pericolosi per la salute per il loro contenuto di sale, grassi saturi, zuccheri e calorie, e imporre una regolamentazione su scelte alimentari non sane.