“Per quanto riguarda la spesa farmaceutica, dobbiamo prepararci a gestire e assorbire multipli shock da innovazione che nei prossimi anni arriveranno come onde, uno dietro l’altro”, investendo settori della farmaceutica “che vanno dall’oncologia alle malattie infettive fino a quelle del sistema nervoso centrale”. Queste le parole del Direttore Generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) Luca Pani, a margine del convegno Pay back= Go Back? Attrazione degli investimenti nel Paese e governance farmaceutica su una rotta di collisione.
“Fondamentale – ha sottolineato Pani – sarà capire qual è la vera innovazione e qual è roba vecchia. L’onda d’urto che il sistema ha subito con l’arrivo dei nuovi farmaci contro l’epatite C non è più solo un momento. In futuro ce ne attendono molte altre”, ha proseguito. Da qui a “tre e cinque anni arriveranno nuovi farmaci che riguardano tre grandi aree terapeutiche: la prima è quella dell’oncologia, la seconda riguarda gli antinfettivi, ovvero nuovi farmaci anti epatite c, ma anche contro epatite b, hiv e antibiotici per forme resistenti. Infine, una terza grande area di innovazione riguarderà farmaci per malattie del sistema nervoso centrale come Alzheimer e forme di pre-demenza, con una sfida interessantissima che consentirà di trattare il paziente prima dello sviluppo della malattia, e ancora Sclerosi multipla e Parkinson”.
“Complessivamente queste tre grandi aree copriranno l’80% dei costi per l’innovazione e varranno presumibilmente diverse centinaia di milioni di euro”. Tutto questo. ha concluso, “con la governance della spesa farmaceutica attuale è impossibile. Non si può pensare che telefonini e macchine si sono evoluti mentre i farmaci continuiamo a essere governati come fino a qualche anno fa”.