L’investimento pubblico svolge un ruolo fondamentale nella produzione degli studi clinici indipendenti, con un buon numero di risultati scientifici significativi, tuttavia raramente da solo è sufficiente a trasferire alla società le potenzialità dei ritrovati scientifici. La collaborazione tra il comparto pubblico e quello privato diviene imprescindibile e un terreno di incontro va costruito, in uno spirito di piena collaborazione e di equilibrio tra i ruoli delle due parti.
L’emergenza Covid-19, peraltro, ha dimostrato la possibilità e la capacità di realizzare studi clinici in un contesto condiviso di collaborazione e di partnership tra le Istituzioni, l’AIFA, i centri di ricerca e l’Industria. Essa, in poche settimane, ha impresso alle metodologie di ricerca, all’accesso ai protocolli e ai dati degli studi un’accelerazione forse impensabile in condizioni di normalità. Un esempio virtuoso di collaborazione pubblico-privato può essere considerato lo studio multicentrico per valutare efficacia e tollerabilità di tocilizumab nel trattamento di pazienti CoViD-19 con polmonite (TOVICID-19), promosso dall’Istituto Nazionale Tumori, IRCSS, Fondazione G. Pascale di Napoli.
PROGRAMMA (ore 15,00-17,00)
Saluti di apertura
Francesco Frattini, Segretario Generale Fondazione Roche
Novità normative e metodologiche sulle sperimentazioni cliniche introdotte a fronte dell’emergenza COVID
Nello Martini, Presidente Fondazione ReS
Collaborazione pubblico-privato, un caso virtuoso: lo studio Tocivid-19
Francesco Perrone, Responsabile SC Sperimentazioni Cliniche IRCCS Pascale
Anna Maria Porrini, Direttore Medico Roche
Giovanni Leonardi, Direttore Generale Ricerca e Innovazione, Ministero della Salute
Un dilemma etico: qualità vs. accelerazione della ricerca
Patrizia Popoli, Responsabile Centro Nazionale Ricerca e Valutazione Preclinica e Clinica dei Farmaci, ISS
Carmine Pinto, Direttore SC di Oncologia dell’IRCCS Santa Maria Nuova Reggio Emilia
Conclusioni
Mariapia Garavaglia, Presidente Fondazione Roche